Dottoressa Valeria Corbo

Psicologa e Psicoterapeuta

Telefono/whatsapp: 3755997405

 

il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi​
Marcel Proust​

La cura di sé in quarantena: igiene personale, attività fisica e alimentazione

Igiene personale

Domanda a bruciapelo.

Da quanti giorni non indossate qualcosa che non sia una tuta?

Stando sempre chiusi in casa è davvero facile “lasciarsi andare” sotto diversi punti di vista.
Curare meno l’igiene personale, non badare troppo al proprio aspetto, non curare l’alimentazione, impigrirsi.

“Tanto dentro casa chi mi vede?”
“Mia moglie/marito è abituata/o a vedermi anche così.”

e così via.

La cura di sé non è semplicemente un’attenzione da prestare a noi stessi quando dobbiamo presentarci all’altro. Lavarci, pettinarci, mettere il profumo, indossare abiti che metteremmo per uscire, truccarci ecc. può aiutarci in modo significativo a non lasciarci andare, sentirci trascurati o “malati” e soprattutto a non accentuare il distacco da quella che conosciamo come la nostra realtà quotidiana.

In questo momento, con tutte le restrizioni che dobbiamo rispettare, corriamo il rischio di iniziare a pensare che non valga la pena avere cura di noi come facevamo prima. In questo modo si crea un circolo vizioso per cui più ci vediamo trascurati, più ci trascuriamo, più pensiamo che avere cura di noi non serva a nulla; elementi che possono facilitare stati depressivi.

E’ quindi importante che anche in casa continuiate a mantenere la vostra routine quotidiana anche per quanto riguarda l’igiene personale, e chissà che farlo “solo” per voi stessi non vi restituisca una sensazione di benessere nuova alla quale poi non vorrete più rinunciare.

 

Attività fisica

L’attività fisica in questo momento è un nostro grande alleato e possiamo ricorrervi anche restando a casa.

Il tempo sta passando e oltre alla stanchezza della situazione che stiamo vivendo può iniziare a farsi sentire anche la tristezza, legata alla lontananza dai nostri cari e dagli amici, alla rinuncia a quasi tutte le nostre abitudini; possono aumentare i livelli di stress, sia per chi continua a lavorare sia per chi è a casa in cassa integrazione o peggio ha perso il lavoro.

Attraverso l’attività fisica possiamo abbassare i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) presente nel sangue e stimolare la produzione di endorfine e serotonina (legate invece al benessere percepito e in grado di influire positivamente sul nostro stato d’animo); la produzione di queste sostanze svolge anche un ruolo importante nella regolazione del sonno, altro elemento che in questo periodo può creare non pochi disagi

Non da ultimo, fare attività fisica ci aiuterà a mantenere un buon tono muscolare anche durante questo periodo di sedentarietà obbligata, prevenendo così diverse problematiche a carico sia dell’apparato muscoloscheletrico che cardiocircolatorio una volta che ci troveremo a riprendere le nostre normali attività.

Affinchè l’attività fisica svolga il suo compito da nostro alleato, occorre che noi facciamo la nostra parte, essendo costanti nel praticarla a una giusta intensità ed accompagnandola ad una corretta alimentazione.

 

Alimentazione

Lo so cosa vi starete chiedendo: “che fa ora? ci dice che dobbiamo metterci a dieta?”

No. Tranquilli.

Più che su quanto o cosa mangiate, vorrei che in questo periodo vi fermaste a riflettere sul “perchè” mangiate. Molto probabilmente il vostro modo di mangiare, da quando siete costretti a casa, si è modificato.

Come?
Scegliete cibi diversi?
Sono cambiate le quantità?
Mangiate con più o meno frequenza rispetto a prima?

Anche il cibo è uno dei modi in cui possiamo prenderci cura di noi e può diventare uno strumento attraverso il quale gestiamo i nostri stati d’animo, e questo non sempre in modo funzionale, ahimè.
Per prendersi cura di sé anche sotto questo punto di vista è importante non far diventare il cibo uno strumento con cui placare ansie, compensare mancanze o combattere frustrazioni di vario genere.
Sto notando come molti hanno riscoperto un po’ per necessità, un po’ per il tempo a disposizione, il piacere di cucinare cibi di ogni tipo, di preparare da sé anche pane, pasta e dolci.
Il che può essere una buona cosa, un modo per canalizzare le energie, per scaricare tensioni e per avere soddisfazione personale (attenzione, sto parlando di vissuti legati alla preparazione del cibo, non al cibo in sé!).
Sfruttate questo momento per vivere il cibo e i pasti come uno strumento attraverso il quale avere cura di voi e del vostro corpo, scegliete con cura ciò che mangiate, perchè sia nutrimento e non compensazione.
Se alla domanda “perchè mangiate?” , vi rendete conto che la risposta è: “per noia”, “per gola” , “perchè sono triste” allora è arrivato il momento di fermarvi e prestare maggiore attenzione e cura alle vostre abitudini alimentari.

So che può sembrare tutto molto impegnativo, e ammetto che un pochino lo è. Quello che posso dirvi è che l’importante è iniziare, un passo alla volta, giorno dopo giorno, a prestarvi attenzione e scegliere di avere cura di voi.

 

Se riflettendo sui diversi spunti che vi ho dato vi rendete conto che c’è qualcosa di troppo complicato per voi da affrontare da soli, potete contattarmi e attraverso un sostegno psicologico potremo lavorare insieme affinché riusciate a costruire la vostra modalità di avere cura di voi.

 

Per qualsiasi domanda o chiarimento potete scrivermi per mail all’indirizzo dott.ssa.corbo@gmail.com, in un messaggio privato sulla mia pagina facebook https://www.facebook.com/dottoressaValeriaCorboPsicoterapeuta/ o contattarmi su whatsapp.

 

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest